È iniziata lunedì la fase di prova dell'applicazione Swiss PT per il tracciamento dei contatti, che dovrebbe essere disponibile a giugno, dopo che il Parlamento avrà elaborato una base legale. Nei due Politecnici federali di Zurigo e Losanna, nell'esercito e in alcuni ospedali e amministrazioni è partita la fase di test.
Ma un gruppo di esperti critica i ritardi e afferma che per la sperimentazione servirebbero almeno 100'000 volontari. Per fare che sia efficace, l'app dovrà inoltre essere scaricata ed utilizzata da almeno il 60% della popolazione.
"Con la fine del lockdown torneremo ad avere nuovi casi, e dovremmo quindi poter disporre velocemente di un sistema di tracciamento digitale, per questo c'è bisogno di un campione più ampio, per avere dati più affidabili più in fretta", spiega Nicola Low, epidemiologa dell'Università di Berna.