Nestlé, in India, sembra aver superato lo scandalo degli spaghettini istantanei contaminati da una quantità piombo oltre le norme che due anni fa aveva fatto crollare la fiducia nella multinazionale elvetica e in particolare nella sua marca Maggi. Il tasso di soddisfazione della clientela oggi è tornato attorno al 90%, dopo che nel 2015 era precipitato all'8%, rileva in un'intervista alla Schweiz am Wochenende la direttrice per Asia Africa e Oceania Wan Ling Martello.
Con la fiducia è tornata a crescere anche la domanda dei consumatori e le 5 fabbriche produttrici della pasta incriminata sono tornate a lavorare a pieno regime. Nei mesi in cui i "noodles" sono stati ritirati dal mercato, la concorrenza aveva cercato di imporsi lanciando prodotti simili. Il tentativo non ha avuto gran successo. Il marchio elvetico è tornato ad avere una quota del 60% del mercato.
Nel paese asiatico le aziende hanno anche subito il contraccolpo del ritiro, lo scorso novembre, delle banconote di grosso taglio. "Altri sono stati maggiormente colpiti" ha affermato la dirigente del gigante di Vevey.
Diem/ATS