Durante il terzo trimestre 2022 le esportazioni svizzere hanno fatto segnare una progressione e stabilito un nuovo record a 66,96 miliardi di franchi, in aumento dell'1,3% in termini nominali. A sostenere questa tendenza sono state soprattutto le consegne verso l'Asia. La crescita, corretta degli effetti dell'inflazione, è stata dello 0,7%, secondo quanto indica giovedì l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.
A spingere verso l'alto l'export sono stati in particolare i settori orologiero (+4,9% a livello nominale, a 6,4 miliardi di franchi) e chimico-farmaceutico (+1,3% a 33,9 miliardi), grazie esclusivamente ai prodotti immunologici. Mentre le vendite di strumenti di precisione sono leggermente aumentate rispetto al periodo marzo-giugno (+0,5% a 4,5 miliardi), sono calate quelle di macchinari ed elettronica (-3,0% a 8,2 miliardi), così come di metalli (-2,9% a 4,0 miliardi).
Sull'altro fronte, quello delle importazioni, l'andamento è stato più eterogeneo, con una progressione dello 0,8% a 58,92 miliardi di franchi. In termini reali, si è però registrato un calo dello 0,5%. Da notare che le importazioni di veicoli hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi due anni (+17,2% a 5,0 miliardi). L'eccedenza commerciale è passata dai 7,63 miliardi del trimestre precedente a 8,03 miliardi.
Elettricità, export e import a livelli record
Grazie al forte aumento dei prezzi della corrente, i valori delle esportazioni e delle importazioni svizzere di elettricità hanno raggiunto livelli record. È quanto emerge da un'analisi basata sui dati del commercio estero. da gennaio a settembre 2022.
L'industria energetica svizzera ha incassato circa 5,3 miliardi di franchi dalle esportazioni di elettricità. Si tratta di una cifra due volte e mezzo superiore a quella dello stesso periodo dell'anno precedente. Rispetto al 2020, i ricavi sono addirittura quasi quintuplicati. Nel solo mese di settembre, i fornitori hanno esportato elettricità per oltre 560 milioni. L'acquirente di gran lunga più importante è l'Italia che solo a settembre ha comprato elettricità svizzera per un valore di 370 milioni di franchi. Si tratta di circa il 10% in più rispetto alla norma.
Anche la spesa per le importazioni di elettricità è salita alle stelle. Quest'anno la Svizzera ha finora acquistato elettricità per circa 5,6 miliardi di franchi (oltre il triplo del 2021). Una spesa più alta del valore delle esportazioni.