L'economia svizzera crescerà quest'anno dell'1% e nel 2018 del 2%, secondo le stime pubblicate giovedì della Banca nazionale, che ha pure deciso di lasciare invariata la sua politica monetaria, malgrado la decisione della Fed statunitense di aumentare il proprio tasso direttore. Berna guarda soprattutto alla BCE, dalla quale, nel pomeriggio, non erano attese novità, ipotesi poi confermata dai fatti. Il margine di fluttuazione del libor a tre mesi elvetico rimane compreso fra -1,25 e -0,25% e vengono confermati anche gli interessi negativi dello 0,75% sui conti giro.
L'istituto centrale afferma di essere ancora pronto a intervenire a sostegno del franco, che "ha ancora una valutazione elevata" nonostante l'evoluzione favorevole degli ultimi mesi.
La BNS ha pure tracciato un bilancio finora positivo dell'introduzione delle nuove banconote: sono ormai in circolazione 10, 20 e 50 franchi, la metà della nona serie. Nel 2018 è attesa quella da 200 franchi.
Anche il KOF del Politecnico di Zurigo ha rivisto le proprie previsioni per il PIL e sono più ottimistiche di quelle della BNS: si calcola un +2,3%.
pon/ATS