Il franco svizzero continua a indebolirsi nei confronti dell'euro: la valuta elvetica ha toccato venerdì mattina un nuovo minimo rispetto alla moneta unica europea da quasi tre anni a questa parte. L'euro è stato scambiato a 1,1722: si tratta del livello più alto dal gennaio 2015, vale a dire dall'abbandono della soglia minima di 1,20 franchi fissata in precedenza unilateralmente dalla Banca nazionale svizzera (BNS) per proteggere l'industria d'esportazione.
La soglia di 1,17 era già stata superata di un soffio il 25 ottobre di quest'anno: fino a giovedì il massimo pluriennale era di 1,1711. Il corso assoluto più alto risale al 2007, era 1,68, mentre quello più basso, 0,9652 franchi, è scolpito nella memoria di molti cambisti e venne registrato il 15 gennaio 2015, quando la BNS annunciò la revoca della soglia minima.
Le opinioni sull'allora decisione della BNS sono tuttora divergenti: per taluni si è trattato di un passo obbligato, che ha sottoposto l'economia elvetica a una cura di cavallo da cui però si è ben ripresa. Per altri è stato invece un grandissimo sbaglio, che ha portato alla cancellazione di impieghi e ha favorito la deindustrializzazione del Paese.
ATS/Swing