L’euro non è mai stato così forte rispetto al franco dall'abolizione del cambio minimo a 1 e 20, il 15 gennaio 2015. la moneta europea ha proseguito la sua corsa anche venerdì mattina. Superata la barriera di 1,13 durante la notte, ha continuato a rafforzarsi guadagnando un altro mezzo centesimo giungendo così a sfiorare quota 1,14 attorno alle 11.00 (è arrivato a 1,13779).
L'evoluzione del cambio negli ultimi due anni
Secondo Antje Praefcke, analista di Commerzbank, mancano al momento argomenti chiari che spieghino il continuo indebolimento del franco in atto ormai da aprile (si era a 1,06) ma che negli ultimi giorni ha subito una decisa accelerazione. A suo avviso è però possibile che la Banca nazionale svizzera (BNS) stia sfruttando il momento, caratterizzato da volumi relativamente bassi di contrattazione e da investitori maggiormente propensi al rischio, per intervenire sul mercato, sostenendo artificialmente il corso.
L'euro è comunque al momento favorito pure da tendenze di fondo: da una parte la ripresa in Europa si conferma, mentre dall'altra gli Stati Uniti sembrano confrontarsi sempre più con difficoltà politiche.
Diem/ATS