Sono cresciute le fusioni e le acquisizioni che hanno visto coinvolte aziende svizzere, con un aumento nei primi sei mesi del 2018 del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è stato pronunciato anche per i volumi, passati a 78 miliardi di dollari, il 13% in più su base annua. A dirlo, lunedì, è la società di revisione e consulenza KPMG.
Hanno approfittato dell’attenzione degli investitori soprattutto il settore farmaceutico e quello dei beni di consumo, interessati da 50 transazioni, quasi un terzo del totale. Il fenomeno si spiega con tassi di interesse che si mantengono a un livello molto basso.
Sono Novartis e Nestlé ad aggiudicarsi il podio per aver svolto le operazioni più onerose nel semestre. La prima che ha venduto per 13 miliardi di dollari la propria quota nella Consumer Healthcare e ha rilevato per 8,7 miliardi il laboratorio statunitense AveXis, la seconda che ha versato alla Starbucks più di 7 miliardi per concludere un accordo sui diritti di commercializzazione.
ATS/MarGu