Economia e Finanza

Vintage: l’usato che fa chic

Nel mercato dei mobili, l’antiquariato lascia il posto al design degli anni ’70 e ’80 - Prezzi sono alti, ma la richiesta è molta anche perché questo mercato non conosce confini

  • 12 novembre 2022, 16:11
  • 8 febbraio, 12:27
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Vintage: l'usato che chic

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Pochi e super esclusivi. Gli antiquari sono diventati una rarità. La domanda di mobili usati, osserva la sociologa dei consumi Maria Leonini dell’Università degli Studi di Milano, è molto cambiata negli ultimi 20 anni come mutati sono i nostri spazi abitativi: meno metri quadrati a disposizione e locali multifunzionali hanno fatto tramontare la voglia di pezzi di mobilia di legno massiccio come quelli di fine’800.

Grandi armadi in noce, letti e comò rimangono impilati nell’affascinante magazzino della Brocante di Coldrerio, che assomiglia ad un museo. Il proprietario, Luciano Mollard, nella sua lunga carriera ha visto cambiare i gusti della clientela. Solo tavoli e sedie continuano ad essere richiesti e rimessi in circolazione dopo un buon restauro. Parte della sua clientela è spinta anche da motivazioni di sostenibilità e dalla volontà di risparmiare risorse. Moda e pubblicità, dal canto loro, hanno contribuito negli ultimi anni alla diffusione del design del ‘900 e attualmente sono particolarmente ricercati mobili e lampade originali degli anni ’70 e ’80 come testimonia ai microfoni di Tempi Moderni Demetrio Zanetti, proprietario della galleria Demosmobilia di Morbio Inferiore. I prezzi non sono bassi ma la richiesta è alta e questo particolare mercato dell’usato non conosce confini.

Questo e altri temi sono stati affrontati dalla trasmissione Tempi Moderni (#rsitempimoderni) il magazine economico della RSI in onda ogni domenica alle 21:55 si RSI LA1. La trasmissione è disponibile anche online:


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