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“Il peggio è passato"

Il premier italiano Conte: “Non abbassiamo la guardia, il virus non è scomparso” - A scuola a settembre – Austria e Grecia “discriminano gli italiani”

  • 3 giugno 2020, 22:32
  • Ieri, 19:14
"Dobbiamo agire con lo spirito della condivisione"

"Dobbiamo agire con lo spirito della condivisione"

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Di: ATS/ANSA/dielle 

Il peggio della pandemia è passato e gli italiani meritano di essere felici dopo tutti i sacrifici fatti. Parola del premier italiano Giuseppe Conte, in conferenza stampa mercoledì sera, nel giorno della riapertura dei confini tra le regioni e delle frontiere con i Paesi dell’area Schengen. “Gli ultimi dati mostrano che non ci sono situazioni critiche o congestione nelle strutture ospedaliere” ha aggiunto, chiedendo al contempo di non abbassare la guardia mantenendo la distanza di sicurezza e l’utilizzo delle mascherine.

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Giuseppe Conte fa il punto della situazione

RSI Info 03.06.2020, 22:45

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Dopo aver confermato la riapertura delle scuole a settembre, l’attenzione si è presto spostata sui problemi economici e sociali che l'Italia sta affrontando. "La crisi dovrebbe ora essere usata per ridisegnare la mappa del Paese", ha detto evocando l’introduzione di riforme strutturali chiave, come quella fiscale, considerato che l’attuale sistema è “ingiusto e inefficace”. Secondo il premier la credibilità italiana sarà messa alla prova dal "modo in cui usiamo il denaro dell'Unione Europea", riferendosi in particolare al Recovery Fund e al progetto SURE. Regna ancora l’indecisione invece sull’utilizzo del cosiddetto MES light: “Ne parlerò col Parlamento. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento”.

Frontiere aperte e polemiche

“Da oggi turisti europei possono di nuovo entrare in Italia senza restrizioni e non è prevista nessuna quarantena” ha poi specificato Conte, sottolineando l’importanza di lavorare a livello internazionale sul "marchio Italia". Il Primo ministro italiano, al contempo, ha criticato Paesi come l'Austria o la Grecia per "misure discriminatorie", viste le restrizioni all'ingresso per gli italiani.

L'Italia ha ufficialmente riportato più di 33’600 morti per Covid-19 e un totale di oltre 233’800 contagi.

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