1MDB, via al processo

Quattro miliardi e mezzo di dollari spariti dal fondo sovrano 1MDB, fondato nel 2009 per contribuire allo sviluppo della Malaysia, e serviti fra le altre cose a comprare yacht, immobili di lusso e opere d'arte, ma anche a finanziare produzioni hollywoodiane: questa l'accusa per l'ex premier Najib Razak e il suo entourage, da mercoledì a processo davanti all'Alta corte di Kuala Lumpur. Su Razak, non rieletto nel maggio dello scorso anno proprio a causa di questa vicenda, pesano nel complesso 42 capi di imputazione, ma questo è solo un primo procedimento. Sul banco degli imputati manca il finanziere Jho Low, considerato la mente delle malversazioni, ancora latitante e, si sospetta, rifugiatosi in Cina.

Per il Dipartimento di giustizia statunitense quello di 1MDB è un caso di "cleptocrazia nella sua forma peggiore", uno scandalo che ha coinvolto banche di diverse paesi, dal colosso Goldman Sachs alle svizzere Falcon Private e BSI, entrambe finite nel mirino del Ministero pubblico della Confederazione. La seconda in seguito a questa vicenda è stata assorbita dalla EFG International dopo che la FINMA ne aveva ordinato lo scioglimento.