Donald Trump "ha mancato ai suoi doveri " nell'assalto al Campidoglio e deve essere ritenuto legalmente responsabile. Lo hanno dichiarato giovedì i deputati che hanno indagato sull'attacco del 6 gennaio 2021. L'ex presidente repubblicano ha spalancato le porte "al disordine e alla corruzione", ha affermato Bennie Thompson, che presiede la commissione della Camera dei rappresentanti incaricata di queste indagini.
Assalto al Campidoglio, altre sorprese
Telegiornale 22.07.2022, 22:00
Tutti i responsabili, anche alla Casa Bianca, dovranno "rispondere delle loro azioni in tribunale", ha aggiunto l’esponente democratico. Costoro dovranno subire "gravi conseguenze, altrimenti temo che la nostra democrazia non si riprenderà", ha detto Thompson. Giovedì i membri della commissione hanno completato una serie di udienze di alto profilo dedicando due ore e mezza alla giornata del 6 gennaio 2021 vissuta “minuto per minuto” da Donald Trump.
Gli hanno rimproverato di aver seguito, per tre ore, l'ondata di violenza dei suoi sostenitori senza reagire in "violazione del suo dovere di comandante in capo". Ma era stato proprio lui a convocarli a Washington, il giorno in cui i parlamentari avrebbero dovuto certificare la vittoria del suo rivale democratico Joe Biden alle elezioni presidenziali.
Trincerato nella sala da pranzo, Donald Trump ha seguito l'attacco alla televisione "mentre i suoi stretti consiglieri e familiari lo pregavano di intervenire", ha descritto la democratica Elaine Luria. E mai, per 187 minuti, ha alzato il telefono per "dare ordini o offrire aiuto" alla polizia o all'esercito, ha osservato la Luria, mostrando i tabulati telefonici della presidenza.
Questa audizione è stata l'ottava in sei settimane e la seconda trasmessa in prima serata. I precedenti si sono concentrati, tra l'altro, sul ruolo dell'estrema destra nell'assalto o sulla pressione esercitata sugli agenti elettorali da Donald Trump.
Nuove audizioni si svolgeranno a settembre, ha detto il presidente commissionale Thompson, mentre un rapporto finale è atteso in autunno. Qualunque siano le sue raccomandazioni, la decisione di perseguire Donald Trump spetterà al ministro della Giustizia Merrick Garland, che non lo esclude. "Nessuno è al di sopra della legge", ha dichiarato il ministro mercoledì.