I tassi di suicidio, autolesionismo e incarcerazione tra gli australiani indigeni sono aumentati a livelli preoccupanti negli ultimi anni, nonostante gli sforzi dei governi, prima laburista e ora conservatore, di chiudere il divario con il resto della popolazione. Lo rivela il rapporto più approfondito sulle condizioni della minoranza dei nativi (3% di una popolazione di 23,6 milioni), secondo il quale il tasso di suicidi è quasi doppio rispetto alla media nazionale.
I ricoveri in ospedale per autolesionismo intenzionale sono aumentati del 48% fra il 2005 e il 2012, mentre il tasso di arresti di aborigeni adulti è cresciuto del 57% fra il 2000 e il 2003. Inoltre non sono stati compiuti progressi nel ridurre l'abuso di alcool e di droghe, la violenza domestica o gli alti tassi di malattie croniche e di disabilità.
Il rapporto mostra tuttavia progressi sulla mortalità infantile, ridottasi fra il 1998 e il 2012 da 217 a 146 morti per 100 mila persone.
ats/joe.p.
Gli aborigeni delle Snowy Mountains