Le autorità ucraine non confermano il sospetto avvelenamento di cui sarebbero stati vittime almeno due membri della delegazione di Kiev per i negoziati con la Russia e l'oligarca Roman Abramovich, a cui era stato chiesto di essere presente alle trattative.
Presunto avvelenamento per Abramovich
Telegiornale 28.03.2022, 22:00
Secondo quanto pubblicato per primo oggi (lunedì) dal Wall Street Journal ma anche dal sito di giornalismo investigativo Bellingcat, dopo un incontro a inizio marzo hanno sofferto di sintomi ("occhi rossi, desquamazione della pelle sul viso e sulle mani") che farebbero sospettare un avvelenamento di qualche genere. Interrogato al proposito, il consigliere della presidenza ucraina e capo negoziatore Mykhailo Podolyak ha detto però che al riguardo "ci sono molte speculazioni e diverse teorie complottistiche".
Un altro membro della delegazione, Rustem Umerov, un tataro di Crimea che il quotidiano statunitense aveva indicato come una delle vittime, ha invitato a non fidarsi di "informazioni non verificate".
Un funzionario statunitense, citato anonimamente, ha quindi aggiunto che le informazioni di cui dispone l'intelligence di Washington fa pensare piuttosto a non meglio precisati "fattori ambientali" quale causa del malessere.
Abramovich era stato presente alle trattative bilaterali del 28 febbraio a Gomel, in Bielorussia, ma il presunto avvelenamento (che un suo portavoce conferma) risalirebbe all'inizio di marzo e sarebbe avvenuto a Kiev. Per il Financial Times, il miliardario russo ma di madre ucraina avrebbe anche perso temporaneamente la vista, prima di ricevere cure in Turchia.