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Accordo a Glasgow, ma Berna è furiosa

Trovata un'intesa alla COP26 sul clima, ma un passo indietro sull'abbandono del carbone provoca la delusione della Svizzera

  • 13 novembre 2021, 22:01
  • 20 novembre, 19:14
00:33

RG 24.00 del 13.11.2021 Le spiegazioni di Lorenzo Amuso

RSI Info 14.11.2021, 00:58

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Di: ATS/AFP/AP/pon 

Un accordo è stato trovato alla COP26, la conferenza sul clima in Scozia, ed è stato sottoscritto sabato sera da tutti i 197 Paesi partecipanti. È un'intesa che non fa tutti felici, tanto che il presidente Alok Sharma si è scusato: "Capisco la delusione, ma dobbiamo proteggere l'insieme del pacchetto", ha affermato.

Il presidente Alok Sharma ha annunciato l'accordo finale

Il presidente Alok Sharma ha annunciato l'accordo finale

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Fra i delusi c'è la Svizzera: la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha denunciato la "manovra inaccettabile" dell'ultimo minuto, quella che ha portato all'adozione di un emendamento sostenuto in particolare dall'India e che prevede una "diminuzione dell'uso del carbone" come fonte energetica piuttosto che un "abbandono". Berna ha rinunciato tuttavia ad opporsi: non resta che turarsi il naso e andare avanti.

02:20

La COP26 alle battute finali

Telegiornale 13.11.2021, 21:00

Molto applaudita, la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha dichiarato a nome del gruppo di cinque Stati che la Confederazione presiedeva che questa decisione non permetterà di raggiungere quello che era l'obiettivo centrale dell'appuntamento scozzese, la limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C entro il 2100 rispetto all'era preindustriale.

01:24

RG 24.00 del 13.11.2021 La voce di Simonetta Sommaruga

RSI Info 14.11.2021, 00:59

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Il traguardo è stato almeno sulla carta mantenuto ed è un passo avanti rispetto all'accordo di Parigi, ma la situazione attuale è ben diversa: secondo l'ONU al ritmo annuale ci si dirige verso un +2,7°C e nessuno dei tre criteri che le Nazioni Unite aveva fissato a priori per poter definire un successo la conferenza è stato rispettato. Sugli impegni a ridurre le emissioni, ora insufficienti, gli Stati sono invitati a dare aggiornamenti più ambiziosi già dal 2022, ma "salvo circostanze nazionali particolari" e in ogni caso non basta: "È un compromesso pieno di contraddizioni" e "la catastrofe climatica bussa ancora alla porta", ha commentato il segretario generale Antonio Guterres.

La catastrofe è ancora dietro l'angolo secondo il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres

La catastrofe è ancora dietro l'angolo secondo il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres

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Altro punto su cui le cose rimangono in sospeso, quello cruciale dei finanziamenti ai Paesi poveri per assicurare la transizione energetica: l'impegno dei più ricchi a versare 100 miliardi di dollari arrivava a scadenza nel 2020 ma non è mai stato onorato. Il testo sottoscritto ora contiene solo un appello a raddoppiare il contributo entro il 2025 per quanti non lo hanno ancora fatto.

Il "Patto di Glasgow per il clima" è stato negoziato in due settimane di lavori e ha avuto bisogno dei tempi supplementari, a dimostrazione delle difficoltà nel far coincidere gli interessi divergenti dei Paesi industrializzati, delle economie emergenti, dei consumatori e dei produttori di fonti di energia fossili e degli Stati insulari che sono più direttamente minacciati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Questi ultimi sono fra i più critici sull'esito finale della conferenza.

Come sono critici gli ambientalisti: l'attivista Greta Thunberg ha ritwittato il suo "bla bla bla", ad indicare che a tante parole non hanno fatto seguito i fatti necessari.

E se Berna critica la mancanza di coraggio del testo... le associazioni ecologiste criticano l'insufficiente impegno della Confederazione. La Svizzera non ha assunto sufficienti impegni vincolanti, secondo la posizione presa dalle sezioni elvetiche del WWF e di Greenpeace. Viene sottolineato in un comunicato che si è ancora molto lontani dall’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Le due associazioni sostengono che Berna deve eliminare rapidamente i combustibili fossili. Delusione è stata espressa anche per il fatto che la Confederazione non abbia sottoscritto l’impegno a rinunciare ai motori a combustione e nemmeno presentato una proposta per rendere la sua piazza finanziaria rispettosa del clima.

01:55

L'analisi di Lorenzo Amuso

Telegiornale 13.11.2021, 21:00

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