"Abbiamo detto che c'è un accordo politico con il Partito democratico affinché Giuseppe Conte possa diventare di nuovo presidente del Consiglio". Lo ha dichiarato il leader grillino Luigi Di Maio dopo le consultazioni di mercoledì al Quirinale, dando quindi ufficialità all'ipotesi circolata nei giorni scorsi su una possibile intesa per formare un Governo di legislatura.
Anche il leader dei democratici Nicola Zingaretti ha dichiarato di aver accettato la proposta dei grillini su Conte, sottolineando però anche "l'esigenza di costruire un Governo di svolta e discontinuità".
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ascoltate le singole delegazioni dei partiti e vista la convergenza di PD e M5S sul nome, ha convocato il premier uscente giovedì mattina alle 9.30.
Domani mattina, dunque, il capo dello Stato affiderà l'incarico al premier uscente per formare un nuovo Esecutivo retto da una maggioranza "giallo-rossa", ovvero di democratici e pentastellati, senza la Lega di Matteo Salvini. A quel punto, Conte dovrà sottoporre al presidente della Repubblica una lista di ministri e ottenere la fiducia del Parlamento.
È stato lo stesso Salvini a innescare la crisi lo scorso 8 agosto, portando il primo ministro a dimettersi otto giorni fa. A chi lo accusa di aver commesso un errore a far cadere il Governo, il leader leghista replica: "È così se lo si considera in base alle logiche della vecchia politica. Io non pensavo che ci sarebbero stati dei parlamentari renziani che invece di andare alle elezioni avrebbero votato anche per il governo di Pippo e Topolino".
Italia, la crisi alle battute finali
Telegiornale 28.08.2019, 22:00