La giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg è morta a 87 anni, in seguito a complicazioni per un tumore al pancreas. Nominata da Bill Clinton, era alla Corte Suprema dal 1993 ed è stata per decenni icona dei liberal e paladina dei diritti delle donne.
Centinaia di persone si sono radunate davanti alla Corte Suprema a Washington in segno di rispetto e per rendere omaggio a Ginsburg, divenuta icona delle donne e dei liberal. Famosa non solo in campo legale, Ginsburg è salita alle cronache come icona della moda e vero idolo per le giovanissime che hanno ritrovato in lei "ispirazione ed esempio". Da diverso tempo lottava contro un cancro al pancreas.
Nominata dal Presidente Bill Clinton, entrò in carica il 5 agosto 1993 ed è una delle quattro donne che abbiano mai fatto parte della Corte suprema. Per gran parte della sua carriera, si è occupata dei diritti delle donne, promuovendo l'uguaglianza di genere. Nel 2009 è stata inserita da Forbes fra le 100 donne più potenti. La sua scomparsa, di fatto, potrebbe alterare in modo significativo l'equilibrio della Corte, spostandola più a destra.
"Un'ispirazione", ha dichiarato l'ex presidente George W. Bush, commentando la sua scomparsa. "Una persona che ha spianato la strada a molte donne, inclusa me. Non ci sarà mai nessuna come lei", ha twittato dal canto suo l'ex segretario di Stato statunitense, Hillary Clinton. Parecchie, da tutti gli Stati Uniti le attestazioni di stima per quanto fatto dalla giudice.
Donald Trump dovrebbe nominare il successore di Ruth Bader Ginsburg la prossima settimana. Lo afferma il senatore del Texas, Ted Cruz. "Abbiamo la responsabilità di fare il nostro lavoro. Non possiamo permetterci l'arrivo dell'Election Day con una Corte" spaccata "4 a 4. Rischiamo una crisi costituzionale. Ritengo che il presidente dovrebbe nominare il successore la prossima settimana e ritengo che sia essenziale che il Senato confermi il successore".
ATS/ANSA/AFP/Swing