È fallito il primo tentativo del leader dei conservatori spagnoli Alberto Nuñez Feijóo, vincitore delle ultime legislative, di farsi nominare primo ministro. Alla Camera bassa del Parlamento mercoledì mattina 172 deputati hanno votato in suo favore - quelli del suo partito, dell’estrema destra di Vox e di due formazioni minori - e 178 contro. Al capo del Partito popolare occorrevano 176 voti, la maggioranza assoluta. Basterà quella semplice venerdì, in occasione del secondo voto, che a meno di sorprese avrà però il medesimo esito negativo di questo.
È scattato così un conto alla rovescia di due mesi, durante i quali anche il socialista Pedro Sanchez, il premier uscente, potrà tentare di guadagnarsi la fiducia necessaria per restare in carica. Cosciente della sconfitta che si profilava, Feijóo ha attaccato per gran parte del suo discorso Sanchez e il leader indipendentista catalano Carles Puigdemont, architetto del tentativo di secessione del 2017. Lui e i sette deputati della sua formazione esigono l’amnistia in cambio del loro appoggio. Per Feijóo “un ricatto” e “un attacco diretto ai valori democratici del Paese”.
L’ipotesi di amnistia, d’altra parte, non trova molti estimatori nemmeno in casa socialista, ragion per cui anche Sanchez - che nel 2021 ha graziato gli indipendentisti condannati al carcere per quegli eventi - dovrà sforzarsi di trovare una formula che gli permetta di ottenere il supporto necessario per rimanere in sella.
Altrimenti, il 27 novembre a re Felipe non resterà altra scelta che convocare nuove elezioni legislative da tenersi il 14 gennaio.
Legato al Notiziario 15.00 del 27.09.2023
In Spagna Feijòo riceve l'incarico di formare il governo
SEIDISERA 26.09.2023, 18:45