La pioggia è caduta sulla vetta della calotta glaciale della Groenlandia per la prima volta da quando sono iniziati i rilevamenti climatici nella regione, nel 1950. Lo hanno constatato il 14 agosto gli scienziati nella stazione della US National Science Foundation, che si trova sul picco di 3'216 metri della calotta. Qui le temperature sono normalmente ben al di sotto di zero gradi.
Il Guardian riporta che la pioggia è caduta in Groenlandia durante tre giorni eccezionalmente caldi, con temperature in alcune zone superiori di 18 gradi rispetto alla media. Di conseguenza, lo scioglimento dei ghiacci è stato osservato nella maggior parte dell'isola, su un'area circa quattro volte più grande del Regno Unito. Un altro preoccupante segno del riscaldamento climatico in atto sullo strato di ghiaccio, che già si sta sciogliendo a un ritmo crescente, hanno detto gli scienziati.
Si stima che in tutta la Groenlandia siano cadute circa 7 miliardi di tonnellate di acqua in tre giorni, dal 14 al 16 agosto. "L'acqua sul ghiaccio è un male. Rende lo strato di ghiaccio più incline allo scioglimento della superficie", spiega Indrani Das, un glaciologo del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University. Non solo, l'acqua è anche più scura della neve, quindi assorbe più luce solare piuttosto che rifletterla. E l'acqua calda di fusione si sta riversando nell'oceano, causando l'innalzamento del livello del mare. A fine luglio, in un solo giorno, si è sciolto abbastanza ghiaccio da coprire lo Stato USA della Florida in 5 cm d'acqua.
Lo scioglimento dello strato di ghiaccio della Groenlandia - il secondo più grande del mondo dopo quello dell'Antartide - ha causato circa il 25% dell'aumento globale del livello del mare visto negli ultimi decenni.
Secondo l'IPCC, l'ente inter-governativo dell'ONU, i cambiamenti climatici sono ormai inevitabili e irreversibili.