Le ricerche del giornalista britannico Dom Phillips e dello studioso brasiliano Bruno Pereira, scomparsi una settimana fa in Amazzonia, sembravano essere arrivate a una possibile svolta con la notizia del ritrovamento di due corpi diffusa da diversi media lunedì.
Ma la polizia federale brasiliana ha smentito il ritrovamento dei due uomini, e ha precisato soltanto che è in corso soltanto l'analisi di "materiale biologico" e degli effetti personali dei due scomparsi. Domenica, le autorità hanno comunicato di aver trovato uno zaino, degli stivali e una tessera sanitaria appartenenti a Phillips e Pereira.
I due sono stati visti per l'ultima volta il 5 giugno durante una spedizione nella regione di Javari, vicino al confine con Perù e Colombia. Il collaboratore del quotidiano britannico "The Guardian" aveva intenzione di scrivere un libro sulla protezione dell'ambiente in Amazzonia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, sostenendo che le ricerche dei due uomini sono ancora in corso, "ma tutto fa pensare che gli sia stato fatto del male: sono state trovate delle viscere umane che galleggiavano nel fiume e sono state portate a Brasilia per identificare il DNA".
Giornalista disperso in Amazzonia
Telegiornale 08.06.2022, 14:30
Secondo quanto hanno riferito i familiari del giornalista al "Guardian", due corpi sarebbero stati ritrovati nella foresta pluviale, attaccati a un albero. A comunicarlo è stato un assistente dell'ambasciatore brasiliano nel Regno Unito, precisando che l'identificazione non è stata ancora effettuata.
L'associazione indigena Univaja, che per prima ha dato la notizia della scomparsa dei due, ha dichiarato alla BBC che non è stato trovato alcun corpo.