All'indomani dell'attentato che a Gerusalemme ha causato 7 morti, due persone hanno riportato ferite in una nuova sparatoria nella città vecchia. Lo hanno riferito sabato mattina i servizi di soccorso israeliani. L'attentatore, un 13enne palestinese, è stato "neutralizzato e ferito", ha dichiarato la polizia israeliana. Le vittime dell'attacco, sferrato 14 ore dopo quello compiuto presso una sinagoga, sono un ragazzo di 22 anni, definito "in condizioni gravi", e un 45enne.
Sono intanto 42 le persone poste agli arresti per essere interrogate, dopo l'attacco sferrato ieri, venerdì, nei pressi di una sinagoga a Gerusalemme est. È quanto ha annunciato oggi la polizia, precisando che alcuni degli arrestati sono parenti dell'assalitore. L'uomo, un 21enne palestinese, ha ucciso a colpi d'arma da fuoco 7 persone nei pressi di una sinagoga durante le preghiere dello Shabbat. È stato quindi raggiunto e ucciso dagli agenti dopo un inseguimento.
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Notiziario 28.01.2023, 10:12
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In un altro comunicato la polizia ha reso noto che le forze israeliane sono state messe in stato di "massima allerta". Dopo l'attentato il premier Benjamin Netanyahu ha promesso "misure immediate", senza però fornire ulteriori dettagli. La sparatoria è avvenuta all'indomani di un raid dell'esercito israeliano costato la vita a 9 palestinesi a Jenin, nel nord della Cisgiordania occupata. Il portavoce del movimento islamico Hamas ha definito l'attacco come "una reazione naturale ai crimini dell'occupazione contro il nostro popolo palestinese".
Il premier Netanyahu, qui ripreso sul luogo dell'attentato di ieri, ha promesso "misure immediate"
Joe Biden ha espresso la sua condanna, parlando di "un attacco al mondo civilizzato". Il capo della Casa Bianca ha telefonato a Netanyahu per manifestargli sostegno e ricordando "l'impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele", si legge in un comunicato della presidenza.