La nave Aquarius è sempre in stand-by tra Italia e Malta con i suoi 629 profughi a bordo. Frattanto prosegue lo scambio di accuse incrociate tra Roma e La Valletta con il Governo italiano intenzionato a mantenere la linea dura e a vietare all’imbarcazione della ONG SOS Mediterranee di accedere ai porti della vicina Penisola, malgrado che diversi sindaci di città marittime abbiano dato la loro disponibilità ad accogliere nei loro porti l’Aquarius. Ultima proposta in tal senso è arrivata lunedì mattina dal sindaco di Livorno il cui post è però scomparso da Facebook poco dopo la sua pubblicazione.
Tuttavia al momento la nave, come si può riscontrare dai tracciati radar in rete, è nella stessa zona dove si trovava nella tarda serata di domenica, ovvero a 27 miglia nautiche dalle coste maltesi e a 35 da quelle italiane dove il Centro nazionale di coordinamento di soccorso marittimo di Roma aveva detto all'equipaggio di attendere indicazioni.
"Serve con urgenza una rapida soluzione" alla vicenda e un "porto sicuro" dove sbarcare i profughi, ha twittato lunedì mattina Medici senza frontiere postando delle foto dei migranti che pregano e sottolineando che nessuno di loro sa dello "stallo diplomatico" in corso.
La situazione a bordo della nave Aquarius (inglese/francese)
EBU 11.06.2018, 15:20
Domenica il premier italiano Giuseppe Conte aveva “inviato due motovedette con medici a bordo, lunedì ne sono state inviate altre due: le condizioni a bordo sono buone, ci sono viveri e stiamo aspettando l'ufficialità della risposta di Malta", ha affermato il ministro delle infrastrutture italiano Danilo Toninelli.
Il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini segnala anche la presenza di un'altra imbarcazione, la Sea Watch 3, di proprietà di un'ONG tedesca e battente bandiera olandese che navigherebbe al largo della Libia pronta a "caricare altri migranti da portare in Italia".
ATS/ANSA/Swing