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Arrestato il presidente della Liguria, Giovanni Toti

L’accusa è di corruzione. Indagato dalla Direzione distrettuale antimafia ligure e dalla guardia di finanza insieme ad altre 9 persone (politici e manager), si trova ai domiciliari

  • 7 maggio, 09:59
  • 7 maggio, 10:15
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Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

  • ANSA
Di: ANSA/RSI Info 

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese (Dda) e della guardia di finanza. L’accusa è di corruzione. Anche altre 9 persone (tra politici e manager) sono state raggiunte da misure cautelari; Toti, in particolare, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Arrestato anche Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro di Toti: “Ha agevolato la mafia”

La stessa misura è stata adottata anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro del presidente della regione. E’ accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. perché, per l’accusa, avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. E’ accusato anche di corruzione per l’esercizio della funzione.

Ai domiciliari anche il terminalista genovese Aldo Spinelli. In carcere invece l’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren, multiutility attiva nei settori energia, teleriscaldamento, servizi idrici, ambientali e tecnologici. 

Indagato il consigliere di amministrazione di Esselunga, Moncada

Indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A.. È accusato di corruzione ed è stato sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale. Stessa misura per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo Spinelli, e per Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.

Sono attualmente in corso decine di perquisizioni, scrive il quotidiano la Repubblica, che sottolinea come, secondo l’accusa le “mazzette” siano state pagate, tra l’altro, per aggiudicarsi un’operazione da 100 milioni di euro che riguarda una struttura turistica super lusso a Celle Ligure (le Colonie Bergamasche), in una delle zone più belle della regione. In ballo ci sarebbero anche concessioni per aree portuali e “scorciatoie” sui cantieri per realizzare supermercati.

In particolare al presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74’100 euro a fronte di più impegni: quelli di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”; agevolare l’iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli); assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante; assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI); agevolare l’imprenditore nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter.

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Notiziario 07.05.2024, 10:00

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