Il presidente americano Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno accolto il giornalista Evan Gershkovich e gli altri due americani che sono tornati sul suolo USA dopo essere stati liberati dalla Russia in uno storico scambio di prigionieri. Gershkovich, l’ex marine Paul Whelan e la giornalista Alsu Kurmasheva sono stati salutati dagli applausi delle famiglie e degli amici in attesa, mentre sbarcavano da un aereo alla base di Andrews (Washington) e ognuno abbracciava Biden e Harris.
RG 07.00 del 02.08.2024: Il servizio di Cristiano Valli sull’arrivo dei prigionieri negli Stati Uniti
RSI Info 02.08.2024, 07:54
Contenuto audio
Lo scambio si è svolto nonostante le relazioni tra Washington e Mosca fossero al punto più basso dai tempi della Guerra Fredda, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin nel febbraio 2022. I negoziatori, in trattative indirette, a un certo punto hanno preso in considerazione uno scambio che coinvolgesse il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, ma dopo la sua morte, avvenuta a febbraio, alla fine hanno messo insieme un accordo con 24 persone che ha richiesto concessioni significative da parte degli alleati europei, tra cui il rilascio di un assassino russo, e ha assicurato la libertà a un gruppo di giornalisti, presunte spie, prigionieri politici e altri.
Biden ha celebrato lo scambio, di gran lunga il più grande di una serie di scambi con la Russia, come un’impresa diplomatica, accogliendo alla Casa Bianca le famiglie degli americani rimpatriati. Ma l’accordo, come altri precedenti, rifletteva uno squilibrio innato: gli Stati Uniti e gli alleati hanno rinunciato a russi accusati o condannati per gravi crimini in cambio della liberazione da parte della Russia di giornalisti, dissidenti e altre persone imprigionate dal sistema giudiziario altamente politicizzato del Paese con accuse che l’Occidente considera inventate.
“Accordi come questo comportano decisioni difficili”, ha detto Biden. E ha aggiunto: “Non c’è niente che conti di più per me che proteggere gli americani in patria e all’estero”.
L'arrivo dell'aereo alla base di Andrews
Ma crea polemica l’assenza di un docente tra i liberati
Tuttavia, suscita polemiche l’assenza nello scambio di prigionieri del 63enne Marc Fogel, professore di storia della Anglo-American School di Mosca, arrestato nel 2021 all’aeroporto della capitale russa con della marijuana, posseduta avendo la prescrizione medica per uso terapeutico, e condannato a 14 anni. Successe sei mesi dopo anche alla star del basket femminile Brittney Griner, che però fu designata come “ingiustamente detenuta” e scambiata poi con un recluso russo.
In giugno la madre 95enne di Fogel ha fatto causa al Dipartimento di Stato americano per non aver dichiarato anche lui persona “ingiustamente detenuta”. E ora la sorella Anne si dice “oltraggiata” dal fatto che non sia stato incluso nel maxi-scambio di prigionieri. “Marc - ha accusato sui media USA - non è mai stato considerato una priorità. È stato condannato con la stessa accusa di Brittney Griner, ma non è mai stato designato come detenuto ingiustamente. E non abbiamo alle spalle la WNBA (la lega di basket femminile) né il Wall Street Journal (il giornale di Gershkovich), per cui è molto difficile farlo uscire. Penso che non sia stato designato ‘ingiustamente detenuto’ poiché credo che non sia abbastanza importante: non abbiamo lo status di celebrità”, ha proseguito la sorella del docente.
Scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti
Telegiornale 01.08.2024, 19:35
Scambio di prigionieri, il commento di Giuseppe D'Amato
Telegiornale 02.08.2024, 12:30