Si fa complicata la situazione per Asia Argento, paladina del movimento #MeToo, inciampata in uno scandalo a sfondo sessuale con un giovane attore che all’epoca dei fatti era minorenne. L’artista italiana, che avrebbe pagato 380'000 dollari per avere il silenzio del ragazzo, Jimmy Bennett, ha provato a smentire il fatto che sia stata lei la predatrice e ad affermare di non aver fatto sesso con lui, ma vi sarebbero prove che dicono il contrario.
Una serie di SMS e alcuni selfie pubblicati dai media americani sembrerebbero confermare la tesi secondo cui i due abbiano fatto sesso, anche se lei in un messaggio ha rimarcato che era Jimmy ad esserle "saltato addosso", segnalando di non sapere che lui fosse minorenne “fino alla lettera del ricatto” con la quale Bennett chiedeva 3,5 milioni di dollari per tacere.
Questa versione femminile dello scandalo Weinstein non accenna a placarsi, anche perché l’attrice in un SMS rimarca come lei fosse per il ragazzo "la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni" e che, alla fine, si tratta di "un povero ex attore bambino fallito, una vittima della macchina di Hollywood e dei genitori".
Ma non è finita. Mercoledì sera Jimmy ha rotto il silenzio, spiegando di non aver parlato dei suoi rapporti con la Argento poiché aveva paura e si vergognava. "Ero minore al tempo degli eventi", ha detto a un media l'ex attore bambino, spiegando che lo ha "indotto a tacere un pregiudizio nella società" contro chi si fosse trovato nella sua situazione: "Non ero pronto ad affrontare le conseguenze se la mia storia fosse diventata pubblica". Ha infine confermato che il suo trauma "è tornato in superficie nel momento in cui lei è diventata una vittima" raccontando lo stupro subito da Harvey Weinstein.
Il caso Asia Argento
Telegiornale 20.08.2018, 22:00