Il ministero della Sanità libanese ha affermato sabato che almeno 37 persone sono morte in un attacco aereo israeliano su un sobborgo di Beirut, venerdì, tra cui tre bambini e sette donne, nell’attacco più letale in un anno di conflitto tra Hezbollah e Israele. Hezbollah ha precisato nella notte che tra i morti ci sono 16 suoi membri, tra cui il leader Ibrahim Aqil e un altro comandante di alto livello, Ahmed Wahbi.
L’attacco ha inasprito notevolmente il conflitto tra Israele e il gruppo sostenuto dall’Iran e ha inflitto un altro colpo a Hezbollah dopo i due giorni di attacchi di questa settimana in cui sono esplosi i cercapersone e i walkie-talkie usati dai suoi membri. Il bilancio totale degli attacchi è salito a 39 morti e più di 3’000 feriti.
Si ritiene che gli attacchi ai dispositivi di comunicazione siano stati condotti da Israele, che non ha confermato né smentito il proprio coinvolgimento. Il ministro dei Trasporti Ali Hamieh, schierato con Hezbollah, ha riferito ai giornalisti presenti sul luogo dell’attacco di venerdì che almeno 23 persone risultano ancora disperse.
“Il nemico israeliano sta portando la regione in guerra”, ha dichiarato. Il ministero ha inviato veicoli e attrezzature per aiutare i soccorritori a scavare tra gli edifici crollati. “Abbiamo estratto donne e bambini da sotto le macerie”, ha dichiarato. Hezbollah ha confermato la morte di Aqil in una dichiarazione rilasciata poco dopo la mezzanotte, in cui lo ha definito “uno dei suoi principali leader”. Nella notte ha comunicato che sono stati uccisi anche altri 15 membri, tra cui il comandante senior Wahbi, che ha supervisionato le operazioni militari delle forze speciali di Radwan durante la guerra di Gaza fino all’inizio del 2024.
L’attacco di venerdì pomeriggio ha preso di mira un edificio adiacente a un asilo nido, che ha subito l’impatto dell’attacco, ha dichiarato venerdì una fonte della sicurezza.
Raid israeliano su Beirut
Telegiornale 20.09.2024, 20:00