Aung San Suu Kyi, messa sotto accusa dalla giunta militare che ha preso il potere in Myanmar, è comparsa lunedì per la prima volta in tribunale dal colpo di Stato. È quanto hanno dichiarato stamani i suoi legali. La 75enne, costretta agli arresti domiciliari, non appariva più in pubblico dallo scorso 1° febbraio.
Il reportage dal Myanmar
Telegiornale 23.04.2021, 22:00
L'udienza è durata una trentina di minuti. La deposta statista, sfidando i militari, "ha affermato che la Lega nazionale per la democrazia, il suo partito estromesso dal potere, "esisterà finché esisterà la gente, perché è stata fondata per le persone", ha riferito ai media uno dei suoi avvocati.
I militari golpisti puntano a sciogliere la formazione, vincitrice delle elezioni legislative dello scorso anno, sostenendo l'esistenza di frodi in occasione del voto. Il premio Nobel per la pace 1991, finita ora al centro di più incriminazioni, fa parte di un gruppo di 4'000 persone poste in detenzione a seguito del golpe.
Red.MM/ARi