Auto, privilegio per pochi

Una passeggiata per l'Avana sembra un viaggio indietro nel tempo. L’80% della città è stata costruita tra il 1900 e il 1958. Poi si è fermata. Il lento traffico per le strade ben accompagna la sensazione di sospensione temporale. Vecchie automobili russe Lada superano con difficoltà, e rumore, le Chevrolet degli anni ’50, ormai simbolo di Cuba. Quelle riparate meglio si dedicano a portare in giro i turisti. La maggior parte invece fanno il giro della città lentamente, facendo servizio di mini autobus. Sono scomode e cadono a pezzi, letteralmente. Eppure sono un lusso, costano dai 15’000 ai 20’000 dollari, una cifra stratosferica in un paese dove i salari in media vanno dai 10 ai 20 dollari. Con un quinto della popolazione emigrata all’estero i soldi provengono dall’estero, per assurdo soprattutto dagli Stati Uniti, il paese che impone l’embargo economico.

Ma il passato sta aprendo al presente e il paese più visibile oggi nel mercato è la Cina. Oltre il 90% del trasporto di passeggeri avviene sugli autobus della compagnia Yutong. Le macchine della polizia sono state comprate in blocco dalla Geely, la marca cinese acquistò la Volvo 5 anni fa.

Per i privati, invece, l’accesso è molto diverso. Le Geely come le Kia, Peugeot, Hyundai, Audi vengono acquistate dallo Stato e messe a disposizione del turismo a noleggio. Quando finisce la garanzia, si vendono al pubblico. Al riveditore ufficiale una Hyundai H11 del 2011 si vende all’equivalente di 110'000 dollari. Una Kia Carens di 3 anni fa costa 65’000 dollari. Le più economiche sono le Geely, un modello CK TM di 4 anni fa si acquista con "soli" 25'950 dollari. Questi i prezzi del rivenditore ufficiale, che però qui sono vuoti. La vera compravendita avviene tra privati, a prezzi ridotti ma comunque proibitivi.

Una volta acquistata la preziosa automobile, bisogna cominciare a fare i conti con i pezzi di ricambio che non si trovano.

Laura Daverio