La Francia, gli Stati Uniti, la Germania, l'Italia e altri hanno fatto appello a Mosca affinchè agisca celermente per stabilire la verità, dopo che dei medici tedeschi hanno constato la presenza di tracce di avvelenamento nell'organismo del dissidente russo Alexei Navalny. Per il Cremlino è invece prematuro concludere che il più importante oppositore a Vladimir Putin sia stato vittima di un'azione criminale.
"Le nostre analisi e quelle dei tedeschi concordano pienamente, ma le loro conclusioni differiscono dalle nostre. Non comprendiamo le ragioni di questa loro fretta", ha affermato Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo. La convocazione di una commissione di inchiesta appare fuori discussione, almeno per ora.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov
Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, sospetta invece una provocazione orchestrata dall'UE o dalla Germania per mettere il paese in cattiva luce e intende indagare in quella direzione. "E' singolare che l'incidente sia avvenuto dopo la pubblicazione dei risultati delle presidenziali bielorusse", ha affermato.
Notiziario 09.00 del 20-08-2020 - Sospetto avvelenamento per Navalny
RSI Info 20.08.2020, 11:09
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