I medici dell'ospedale Charité di Berlino hanno scoperto "tracce di avvelenamento" nei test clinici a cui è stato sottoposto l'oppositore russo Alexei Navalny. Non escludono inoltre "effetti a lungo termine" dovuti al veleno. Stando al nosocomio, tuttavia, Navalny non è in pericolo di vita. I loro loro colleghi russi di Omsk, dove era stato ricoverato Navalny dopo aver sofferto un malore mentre era in volo verso Mosca, avevano escluso questa possibilità, prima del suo trasferimento in Germania.
Navalny è stato avvelenato con una sostanza tossica della famiglia degli inibitori della colinesterasi che agiscono sul sistema nervoso. I medici precisano tuttavia che la sostanza specifica deve ancora essere identificata. L'oppositore russo, che è in coma farmacologico, è in condizioni gravi ma non in pericolo di vita, viene curato con l'atropina, un farmaco usato per curare gli agenti nervini.
I medici non si azzardano a fare previsioni sulle conseguenze dell'avvelenamento, ma non escludono che possano esserci danni a lungo termine, in particolare del sistema nervoso.
Navalny, tracce di avvelenamento
Telegiornale 24.08.2020, 22:00
Il commento di Anna Zafesova
Telegiornale 24.08.2020, 22:00