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"Non c'è traccia di veleno"

Lo dicono le analisi eseguite nell'ospedale siberiano dove Alexiei Navalny è in terapia intensiva dopo essersi sentito male

  • 21 agosto 2020, 12:36
  • 22 novembre, 18:42
01:04

Notiziario 09.00 del 21.08.2020 Il servizio di Pierre Ograbek

RSI Info 21.08.2020, 12:35

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Nel sangue di Alexiei Navalny “non è stato rinvenuto nessun tipo di sostanza velenosa”. Lo afferma Anatoly Kalinichenko, vicedirettore dell'ospedale di Omsk dove l’attivista russo è ricoverato, citato dai media internazionali. I sostenitori dell’oppositore ritenevano invece che Navalny fosse stato in qualche modo avvelenato mentre si trovava in aereo di ritorno a Mosca ritenendo il Cremlino responsabile dell’accaduto.

Il medico aggiunge che “i sanitari dell’ospedale posseggono già un quadro diagnostico completo su Navalny ma per il momento lo stesso non può essere divulgato”. L'improvvisa malattia dell'oppositore russo Alexei Navalny può essere stata causata, si è poi appreso nel pomeriggio di venerdì, da un disordine metabolico. Lo ha detto Alexander Murakhovsky, primario dell'ospedale di Omsk dove il blogger è ricoverato.

L’oppositore russo si trova, da ieri, giovedì, nell’ospedale siberiano e le sue condizioni di salute risulterebbero critiche. Nelle ultime ore Navalny era in coma nel reparto di terapia intensiva del nosocomio. Le sue condizioni di salute, almeno per il momento, gli impediscono di essere trasferito in una clinica di Berlino. I medici tedeschi giunti a Omsk sono stati comunque autorizzati a visitarlo. La moglie dell'attivista, Yulia, ha inviato un appello al presidente russo Vladimir Putin chiedendo il permesso di trasportare suo marito in Germania per le cure.

ATS/ANSA/Swing

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