La polizia russa ha perquisito giovedì le abitazioni di tre coordinatori regionali dell'ONG Golos, che monitora le elezioni in Russia e aveva denunciato alcuni brogli alle amministrative di domenica scorsa.
Stando a quanto reso noto dal condirettore dell'organizzazione, Grigori Melkoniants, "i raid sono avvenuti nell'ambito dei finanziamenti a Navalny", l'oppositore russo i cui uffici e sedi sono stati controllati a fondo oggi.
Alexey Navalny, chiamato in causa, ha definito gli episodi "la più grande operazione delle autorità nella storia moderna del paese, frutto dell’isteria del Cremlino dopo il recente flop elettorale del partito del presidente Putin a Mosca".