Alexei Navalny rivolge pesanti accuse al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) guidato da Mchael Lauber in un video diffuso su YouTube e in un'intervista pubblicata dal domenicale svizzero-tedesco SonntagsZeitung. L'oppositore russo accusa la procura di avere intrattenuto contatti stretti e privati con rappresentanti del ministero pubblico russo, che avrebbero ostacolato o persino impedito importanti inchieste su presunti casi di riciclaggio di denaro in Svizzera.
Il 43enne segretario del Partito del progresso e presidente della Coalizione democratica cita in particolare un viaggio in battello del procuratore generale della Confederazione Michael Lauber nonché partite di caccia che hanno coinvolto un ex esperto per la Russia in seno alla polizia federale. L'alto funzionario svizzero avrebbe accettato un invito a una una battuta di caccia da parte di un ex procuratore russo. Una vicenda che martedì tornerà di fronte al Tribunale penale federale di Bellinzona, poiché l'uomo si è appellato contro la condanna per accettazione di vantaggi ad una pena di 60 aliquote giornaliere da 150 franchi con la condizionale.
Tentativo di corruzione?
Secondo l'attivista che figura tra i più noti avversari di Vladimir Putin, non si possono rimproverare scambi di lettere, e-mail o contatti personali. Ma Alexei Navalny vede nella partita di caccia un tentativo di corruzione. La maggior parte delle vicende in Svizzera che coinvolgono cittadini russi o uzbeki sono state archiviate o sono andate per le lunghe, sostiene. A suo avviso, colui che pretende che contatti personali siano necessari per l'avanzamento delle inchieste ignora gli usi e costumi russi.
Alexei Navalny critica vivamente l'MPC in relazione ad una vicenda che coinvolge Artiom Ciaika (figlio del procuratore generale russo Iuri Ciaika) per un viaggio fatto a Ginevra con 2 milioni di dollari. Nessuno allora aveva fatto domande, mentre i media avevano riferito di imbrogli e di una morte misteriosa. L'oppositore sostiene di aver attirato l'attenzione degli inquirenti federali e auspicato l'apertura di un'inchiesta. La risposta è stata che indagini non sarebbero state avviate e che non c'era bisogno di nuovi documenti. "È frustrante e ciò ci ha danneggiati molto", ha dichiarato.
La procura federale respinge le accuse
Interrogato dal domenicale, il Ministero pubblico della Confederazione respinge le accuse secondo cui delle vicende sono state archiviate per riguardo alla controparte russa. Nel caso di Artiom Ciaika, l'Ufficio federale della polizia ha svolto delle indagini, ma non ha trovato indizi di riciclaggio di denaro né soldi di origine criminale. Nessun commento invece da parte della procura russa.