Michael Lauber mantiene le sue responsabilità e continuerà a esercitare il suo ruolo di procuratore della Confederazione in attesa di una decisione definitiva del Parlamento. Lo ha reso noto il suo ufficio dopo che, mercoledì sera, la commissione di giustizia dell'Assemblea federale ha deciso di dare avvio alla procedura di destituzione sulla base di quanto emerso in relazione alla gestione dell'inchiesta FIFA. Un caso che ha fatto emergere il sospetto di gravi violazioni dei doveri d'ufficio da parte del titolare dell'organo giudiziario incaricato di occuparsi delle inchieste più delicate, riguardanti il terrorismo e la criminalità organizzata.
La reazione della Procura federale conferma, una volta di più, la posizione battagliera di Michael Lauber e a dire il vero c'è già chi si chiede quale sarà il suo prossimo passo, nel caso in cui venisse proposta la sua revoca. Le procedure non sono infatti chiarissime e i legali del procuratore generale sono pronti a qualsiasi evenienza.
Anche il PLR scarica Michael Lauber
Telegiornale 21.05.2020, 14:30
Le Camere federali potrebbero essere chiamate a pronunciarsi sull'eventuale destituzione al più presto nel corso del prossimo autunno o, come appare più probabile, durante l'inverno. Il condizionale è però d'obbligo poiché il procedimento dipenderà da ulteriori indagini, dalla sentenza sul ricorso presentato da Michael Lauber contro le sanzioni inflittegli dalla vigilanza e dalle valutazioni politiche. Politica di cui sembra aver perso i favori. Dopo socialisti e popolari-democratici - che hanno avviato la mozione di sfiducia - anche i liberali-radicali gli chiedono di farsi da parte. In un comunicato il PLR indica che il procuratore capo "dovrebbe dimettersi nell'interesse della credibilità della procura federale".
Lauber, avviato il procedimento di destituzione
Telegiornale 20.05.2020, 22:00
"La sentenza del Tribunale potrebbe arrivare in estate, i nostri accertamenti non rallenteranno il tutto, vogliamo procedere velocemente", ha dichiarato il presidente della commissione giudiziaria Andrea Caroni aggiungendo: "Non temo molte cose, certamente non gli avvocati (anche perché io stesso sono abbastanza avvocato). Piuttosto temo la legge e la Costituzione e per questo dobbiamo condurre un procedimento assolutamente corretto, come ogni cittadino in questo Paese ha diritto di avere".