L’OMS e l’UNICEF lanciano l’allarme, poiché nel mondo vengono vaccinati sempre meno bambini. Sono infatti in 20'000 ad aver saltato vaccini, ad esempio, contro il tetano e la difterite.
“Questo dato è globalmente preoccupante, si tratta di un bacino di bambini che non sono protetti da alcune malattie di cui si potrebbe marcare una riemergenza, come ad esempio il morbillo”, afferma il pediatra e vaccinologo Alessandro Diana ai microfoni della RSI. La percentuale di somministrazioni infantili è infatti scesa dall’86% all’81% tra il 2019 e il 2021, il calo più grande da un’intera generazione. Il fenomeno si lega in particolare modo alla pandemia, la quale ha interrotto molte forniture e ha limitato le altre campagne di sensibilizzazione. Il rischio di malattie gravi e decessi è pertanto accresciuto, specialmente nei Paesi a basso e medio reddito.
Per quanto concerne la Svizzera, Diana invita a non dimenticarsi che a marzo 2020 le famiglie erano invitate a rimanere a casa, anche solo per un raffreddore. Questo, spiega, ha comportato lo slittamento di diversi mesi nella somministrazione di taluni vaccini destinati ai bambini.