"Sono stati identificati diversi casi di vaiolo delle scimmie tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, ma non è una malattia omosessuale, come hanno cercato di etichettare alcune persone sui social network". Lo ha sottolineato Andy Seale, consulente strategico per i programmi globali dell'OMS su HIV, epatite e infezioni sessualmente trasmissibili.
Intanto non è ancora chiaro se il virus responsabile del vaiolo delle scimmie abbia subito una mutazione: la risposta potrà arrivare solo dall'analisi della sua sequenza genetica. Lo ha detto Rosamund Lewis, a capo della ricerca sul vaiolo delle scimmie nell'ambito del programma per le emergenze dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Dal canto suo Maria Van Kerkhove, a capo della ricerca sulle malattie emergenti dell'OMS, ha detto che è possibile contenere la trasmissione dei casi di vaiolo delle scimmie nei Paesi in cui la malattie non è endemica. "Intendiamo bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo e siamo in grado di farlo nei Paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico", ha aggiunto Van Kerkhove.
Vaiolo delle scimmie, 90 casi nel mondo
Telegiornale 22.05.2022, 22:00