Jim Yong Kim lascerà a fine mese la presidenza della Banca mondiale con tre anni d'anticipo rispetto alla scadenza del mandato. Le inattese dimissioni fanno piombare una delle maggiori istituzioni internazionali nella confusione e nell'incertezza.
Una tradizione non scritta vuole che gli succeda un altro statunitense, com'è sempre stato dalla fondazione. Se la norma sarà rispettata, spetterà quindi alla Casa Bianca nominare il sostituto.
Date però le tensioni attuali, è possibile che si vada verso un nuovo scontro frontale, tanto più che i paesi emergenti reclamano da anni un peso maggiore all'interno di un ente che ha un ruolo fondamentale nei processi di sviluppo.
ANSA/dg