Dieci anni fa, il primo settembre, 32 ribelli separatisti ceceni occuparono un edifico scolastico a Beslan, nell’Ossezia del Nord. In totale furono poste sotto sequestro 1'127 persone fra adulti e bambini di età compresa fra i 7 e i dieci anni.
Dopo 72 ore di negoziati falliti e l’esecuzione di una trentina di ostaggi entrarono in azione le forze speciali russe. Un’azione che ancora oggi non ha i contorni chiari: prima un’esplosione e poi l’intervento diretto degli uomini di Putin. Neutralizzata la maggior parte dei terroristi, sul campo rimasero uccisi non solo poliziotti ma anche numerosi civili: si parla di 344 morti, tra cui 186 bambini e numerosi feriti.
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Un solo sequestratore venne fermato (venne poi condannato all’ergastolo): durante gli interrogatori affermò che il gruppo era diretto da un ceceno chiamato “Polkovnik” (il colonello). L’operazione si svolse sullo sfondo della seconda guerra in Cecenia. Dal 2004, “il Comitato delle madri di Beslan” chiede che venga fatta chiarezza.
AFP/AlesS
Dal TG12.30:
Da Alba Chiara
A 10 anni da BESLAN, 01.09.2014