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Biden-Xi: il dialogo riprende, ma restano le divergenze

L’incontro tra i due leader riduce gli attriti e crea un’azione comune per il clima, ma restano questioni irrisolte come Taiwan e le sanzioni economiche USA contro Pechino

  • 16 novembre 2023, 06:24
  • 16 novembre 2023, 07:22
L'incontro tra Xi Jinping e Joe Biden mercoledì

L'incontro tra Xi Jinping e Joe Biden mercoledì è andato avanti per ore, anche con le rispettive delegazioni

  • Keystone
Di: AFP/EnCa 

Mercoledì Joe Biden e Xi Jinping hanno ristabilito un dialogo che era in stallo da un anno, ma hanno anche portato alla luce le loro differenze, in particolare su Taiwan. Al termine di una conferenza stampa volta a evidenziare i risultati del vertice, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di considerare il suo omologo cinese come un “dittatore”.

“È un dittatore nel senso che qui c’è un uomo che dirige un Paese, un Paese comunista, che si basa su una forma di governo totalmente diversa dalla nostra”, ha detto, usando un’espressione che in passato ha suscitato le ire di Pechino.

L’incontro porterà comunque alla ripresa delle comunicazioni militari di alto livello, sospese da oltre un anno, hanno dichiarato le due superpotenze. Secondo Joe Biden, il vertice di quattro ore, tenutosi in una lussuosa residenza a circa quaranta chilometri da San Francisco, è stato “costruttivo e produttivo”.

Tra le intese raggiunte merita particolare attenzione quella sul clima, teso a triplicare l’energia prodotta con le fonti rinnovabili entro il 2030. Non si tratta di un cambiamento epocale o una soluzione che permetterà di frenare gli effetti del riscaldamento globale, ma in concreto è positivo il fatto che le due maggiori potenze attuali si uniscano per aiutare il pianeta e puntino su tematiche comuni tese a garantire stabilità globale.

L’ottantenne esponente democratico ha assicurato che i due uomini saranno in grado di prendere il telefono e parlare “direttamente e immediatamente” in caso di crisi. L’incontro, che doveva dare l’impressione di una ritrovata serenità non ha naturalmente risolto le divergenze fondamentali tra le dirigenze dei due Paesi.

Il presidente Xi ha accettato di adottare, secondo gli americani, “una serie di misure conseguenti per ridurre significativamente le forniture” di componenti del fentanil. Questo potente oppiaceo sintetico, prodotto con composti chimici provenienti in particolare dalla Cina, causa ogni anno decine di migliaia di overdose negli Stati Uniti.

Si tratta di un annuncio gradito a Joe Biden, che è in campagna elettorale per un secondo mandato e viene regolarmente accusato dai suoi avversari repubblicani di non fare abbastanza per combattere il traffico di droga.

Xi Jinping, di fronte al deterioramento della situazione economica e sociale in Cina, non vuole apparire indebolito, in particolare su Taiwan. Lo status dell’isola, di cui Pechino rivendica la sovranità e su cui presto si terranno le elezioni presidenziali, rimane un pomo della discordia. Joe Biden ha poi chiesto a Xi di “rispettare il processo elettorale” e ha confermato la linea volutamente ambigua degli Stati Uniti: nessun sostegno all’indipendenza, ma rifiuto di una presa di potere con la forza.

Il leader cinese, dal canto suo, ha esortato il suo omologo a “smettere di armare Taiwan”, poiché la riunificazione è, a suo avviso, “inevitabile”, secondo quanto riferito da una fonte diplomatica cinese. Parlando di guerre in atto, Washington si aspetta che la Cina, partner stretto di Iran e Russia, non aggravi le principali crisi internazionali, come il conflitto tra Israele e Hamas e la guerra in Ucraina.

Xi Jinping, che ha messo in guardia dalle conseguenze “insopportabili” di un confronto, ha poi affermato, secondo una traduzione inglese, che Cina e Stati Uniti non possono “voltarsi le spalle”: “Il pianeta è abbastanza grande perché i nostri due Paesi possano prosperare”, ha detto, in un momento in cui Washington e Pechino sono impegnati in una feroce competizione economica, tecnologica, strategica e militare. Tuttavia, Xi ha detto a Biden che le sanzioni economiche statunitensi danneggiano i “legittimi interessi” della Cina.

Xi Jinping e Joe Biden si sono parlati l’ultima volta nel novembre 2022, a margine del vertice del G20 a Bali. I due presidenti hanno infine avuto un incontro con le rispettive delegazioni, poi un pranzo di lavoro in piccoli gruppi e infine hanno fatto una passeggiata insieme, chiaramente organizzata per fotografi e telecamere.

05:18

Xi incontra Biden

Telegiornale 15.11.2023, 20:00

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