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Biden a Netanyahu: “Ridurre l’impatto sui civili”

Durante la telefonata i due leader hanno toccato il tema del Libano e di Gaza - Nulla è filtrato invece sulla risposta di Israele all’Iran

  • Ieri, 22:53
  • Ieri, 23:16
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Biden e Netanyahu a colloquio dopo mesi

  • Keystone
Di: ATS/ANSA/RSI Info 

Poco è filtrato dalla telefonata intercorsa mercoledì tra Benjamin Netanyahu e Joe Biden. La Casa Bianca, alcune ore dopo, ha detto che il presidente USA ha chiesto al primo ministro israeliano di “ridurre al massimo l’impatto sui civili” in Libano, specialmente nelle aree popolate di Beirut. Gli Stati Uniti hanno ribadito il sostegno a colpire i militanti libanesi di Hezbollah, sostenuti dall’Iran.

Per quanto riguarda Gaza, i due leader hanno discusso “dell’urgente necessità di rinnovare la diplomazia per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas”. Secondo Biden è imperativo ripristinare l’accesso umanitario da nord, incluso il corridoio con la Giordania. Nulla invece è filtrato delle discussioni sull’annunciata risposta militare di Israele all’Iran. Il presidente USA, si è limitata a riferire la Casa Bianca, “ha condannato inequivocabilmente l’attacco missilistico balistico dell’Iran contro Israele il primo ottobre”.

Sempre mercoledì, il portavoce del Dipartimento di stato USA Matthew Miller ha affermato che “non ci deve essere un’azione militare in Libano che somigli a quella di Gaza”, con danni simili a quelli nella Striscia.

Dal canto suo, l’IDF continuerà a colpire Hezbollah, “senza concedergli alcuna tregua o ripresa”. Lo ha puntualizzato il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi in un comunicato, che arriva in una fase in cui il movimento sciita libanese sarebbe disposto ad esplorare la possibilità di un cessate il fuoco.

“Hezbollah sta cercando di nascondere il danno significativo che abbiamo inflitto all’organizzazione nelle ultime settimane”, ha affermato Halevi, aggiungendo che “sta riscontrando difficoltà di controllo e comando, che portano a confusione a livello decisionale”.

Nel frattempo la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha dichiarato che gli USA “stanno lavorando per fornire opzioni ai cittadini statunitensi e ai loro familiari per partire, mentre la sicurezza in Libano diventa sempre più instabile”: finché l’aeroporto di Beirut rimane aperto, gli USA continueranno a rendere disponibili più posti aerei ogni giorno. L’ambasciata americana a Beirut rimane aperta e può assistere gli americani che hanno bisogno di passaporti d’emergenza o altra documentazione, ha aggiunto.

Operazioni militari in Libano e a Gaza

La cronaca di guerra continua a registare nel frattempo nuove vittime. Almeno quattro persone sono state uccise e 10 ferite in un attacco aereo israeliano sul villaggio di Wardaniyeh, a nord-est di Sidone, nel Libano meridionale, ha affermato il ministero della Salute libanese, riportato dalla BBC. Secondo l’agenzia di stampa nazionale libanese, l’attacco ha colpito un albergo che ospitava famiglie sfollate.

Dal fronte di Gaza invece almeno 15 persone sarebbero state uccise in un attacco israeliano all’ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya. Lo ha reso noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l’ospedale colpito ospita famiglie che vivono in tende.

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Hezbollah attacca nuovamente il nord di Israele

Telegiornale 09.10.2024, 20:00

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