Alla vigilia del secondo anniversario della guerra in Ucraina, l’amministrazione Biden ha imposto oggi, venerdì, una nuova serie di sanzioni su oltre 500 obiettivi, in risposta anche alla morte del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny.
La notizia, anticipata dalla CNN, ha trovato conferma in una nota della Casa Bianca. “Oggi annuncio più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la sua guerra di conquista contro l’Ucraina e per la morte di Navalny, un coraggioso attivista anti-corruzione e il più accanito leader dell’opposizione di Putin”, afferma il presidente americano Joe Biden, citato nel comunicato.
Si tratta della più importante tranche di sanzioni americane dall’inizio dell’invasione russa. Molti degli obiettivi sono legati al sostegno della macchina da guerra del presidente Vladimir Putin.
“Queste sanzioni prenderanno di mira individui collegati alla detenzione di Navalny, il settore finanziario russo, la base industriale della difesa, le reti di approvvigionamento e gli evasori delle sanzioni in più continenti. Faranno sì che Putin paghi un prezzo ancora più alto per la sua aggressione all’estero e la repressione in patria”, ha detto Biden.
“Stiamo inoltre imponendo nuove restrizioni all’esportazione a quasi 100 entità per aver fornito supporto illegale alla macchina da guerra russa. Stiamo agendo per ridurre ulteriormente le entrate energetiche della Russia. E ho incaricato il mio team di rafforzare il sostegno alla società civile, ai media indipendenti e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo”, ha proseguito il presidente.
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Il punto sulle sanzioni contro la Russia
Telegiornale 21.02.2023, 20:00