Un gruppo di 28 bambini prematuri è stato fatto uscire dall’ospedale principale della Striscia di Gaza. Il gruppo ha attraversato il confine con l’Egitto per ricevere cure mediche. I neonati si trovavano nell’ospedale Al Chifa di Gaza City, dove nelle ore passate diversi neonati erano deceduti a causa di difficoltà provocate, segnatamente, dalle interruzioni della corrente elettrica.
Nei filmati trasmessi in diretta da Al Qahera, si vede il personale medico che preleva con cura i neonati dall’interno di un’ambulanza per metterli in incubatrici mobili. Quando sono arrivati in Egitto questi stessi neonati indossavano solo dei pannolini e piccoli berretti.
“I bambini erano in condizioni catastrofiche quando sono arrivati qui”, ha detto il dottor Mohamed Salama, responsabile del reparto di neonatologia. Dei 28 neonati che hanno attraversato il confine con l’Egitto, 12 sono stati poi trasportati in aereo al Cairo, ha annunciato il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Dal 1° novembre diverse persone sono state fatte uscire attraverso il valico di Rafah, l’unico che non confina con Israele, anche se le partenze sono state più volte sospese in diverse occasioni a causa dei bombardamenti sul lato di Gaza.
Finora, più di 6’700 cittadini stranieri con le loro famiglie sono stati trasferiti, secondo il servizio informazioni del governo egiziano. Più di 230 persone, tra cui civili feriti durante il conflitto, sono stati trasferiti per ricevere cure mediche, mentre alcuni malati di cancro sono stati sono stati trasportati fuori dall’Egitto per ricevere cure specialistiche.