Un blocco navale, da attuare nel mar del Giappone e nel mar Giallo per impedire che arrivino in Corea del Nord materie prime come il petrolio o attrezzature ed equipaggiamenti militari cosi da fermare le aspirazioni atomiche del Paese, come avvenne per Cuba nel 1962. E' l'idea che in queste ore sta prendendo corpo alla Casa Bianca. L'opzione militare sarebbe stata ancora scartata perché troppo rischiosa.
Al Tesoro americano si sta anche lavorando a ulteriori durissime sanzioni di carattere finanziario che l'amministrazione statunitense intende varare al più presto, anche a prescindere da quello che deciderà la comunità internazionale che per ora non sembra disposta ad adottare nuove misure.
Donald Trump pare essere visibilmente irritato anche con Pechino che aveva promesso la massima collaborazione e determinazione per ricondurre il regime di Kim Jong-un a più miti consigli. Ma, dopo il lancio del supermissile in grado di colpire ovunque gli Stati Uniti, agli occhi di Trump l'azione di Xi non è stata così efficace.
ATS/Nad