Mentre le trattative sul blocco russo del Mar Nero che impedisce il regolare commercio dei cereali ucraini andranno avanti la prossima settimana, nel Paese invaso dai russi il 24 febbraio, 141 giorni fa, le truppe del Cremlino continuano a bombardare e uccidere o ferire civili in varie regioni.
Granate russe sono cadute giovedì mattina su Sloviansk, causando il ferimento di due persone. Il sindaco della città da oltre 110'000 abitanti prima del conflitto ha invitato i suoi concittadini a lasciarla il più velocemente possibile, dato il rischio che diventi il prossimo obiettivo dell’esercito di Mosca. Vero è che con l'arrivo di armi occidentali moderne come i lanciarazzi multipli HIMARS, gli ucraini hanno distrutto decine e decine di depositi di armi e ucciso decine di combattenti russi tanto nel Donbass quanto più a sud, verso Kherson.
Nella giornata di mercoledì, intanto, le truppe russe hanno ucciso almeno tre civili nell’Oblast di Donetsk. Lo conferma il governatore regionale, Pavlo Kyrylenko, stando al quale due persone sono morte a Chasiv Yar e una terza a Mikolaivka; altre cinque persone sono state ferite negli attacchi. A Chasiv Yar il bilancio del missile che ha centrato una palazzina residenziale nei giorni scorsi è intanto salito a 48 vittime. Gli invasori di Mosca hanno pure lanciato nove missili la città meridionale di Mykolaiv, danneggiando abitazioni e alberghi nel centro urbano.
Bambini ucraini giocano vicino a ciò che resta di palazzi residenziali a Kharkiv
E le truppe di invasione lanciate in Ucraina da Vladimir Putin ora bombardano anche più a ovest: granate sono cadute giovedì in tarda mattinata su Vinnytsia, grosso centro da quasi 400'000 abitanti nel centro del Paese e a circa 400 km dal confine polacco. Il bombardamento avrebbe causato ventuno morti (tra cui tre bambini) e decine di feriti: i russi hanno infatti centrato una struttura che ospitava un centro business e commerciale e alcuni palazzi abitativi.
Del resto, lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ha segnalato mercoledì che in 140 giorni d’invasione, la Russia ha lanciato non meno di 2'960 missili sulle città ucraine, avendo quali obiettivi principali soprattutto strutture e insediamenti civili. Vero è che nella realtà, come evidenzia giovedì l’Istituto per lo Studio della Guerra (ISW), le forze russe, pur continuando a martellare i territori nell’est ucraino, e Sloviansk in particolare mercoledì 13, non è riuscito a guadagnare posizioni a nord e a est di quest’importante centro nel Donbass.
In Russia invece ci si sta organizzando per schivare le sanzioni e i loro effetti. I produttori locali di armamenti sarebbero infatti riusciti a bypassarli sfruttando aziende intermediarie. È il caso del celebre produttore di fucili mitragliatori Kalashnikov, che ha pure tentato di acquisire una ditta che produce cartucce nell’Unione europea tramite prestanome.
Sempre in quest’ambito, Kiev ha convocato l’ambasciatore del Canada dopo che quest’ultima nazione ha deciso di restituire alla Germania (che la consegnerà alla Russia) una turbina revisionata in terra canadese e destinata a un oleodotto russo. Secondo le autorità ucraine, la decisione di Ottawa indebolisce l’efficacia delle sanzioni e permette a Mosca di non soffrirne le conseguenze.
Grano ucraino, Kiev e Mosca si parlano
Telegiornale 13.07.2022, 22:00
La giornata di giovedì sarà inoltre caratterizzata dal forum in programma all’Aja, nei Paesi Bassi e che sarà incentrato sulla prosecuzione dei criminali di guerra russi per gli orrori compiuti in Ucraina - orrori che sono imputati a numerosi soldati e ufficiali facenti parte dell’esercito di Mosca.
Grano ucraino, Kiev e Mosca si parlano
Telegiornale 13.07.2022, 22:00