L’artiglieria turca ha aperto il fuoco sabato sulla parte settentrionale della provincia di Aleppo, recentemente strappata dai miliziani curdi, sostenuti da Stati Uniti e Russia, al controllo dei ribelli islamisti.
Questi attacchi rischiano di rendere ancora più complicata la risoluzione della crisi nel paese e la messa in atto del cessate i fuoco negoziato a Monaco.
La Turchia considera le organizzazioni curde in Siria come emanazione del Partito dei lavoratori del Kurdistan, che ritiene un’organizzazione terrorista e il premier Ahmet Davutoglu aveva minacciato nel corso della giornata operazioni militari nei loro confronti. Le autorità turche temono un estendersi dell'influenza dei curdi in Siria al confine con il proprio paese.
AFP/sf