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Boss Samsung alla sbarra

Il vicepresidente del colosso dell'elettronica implicato nello scandalo che ha travolto la presidente rischia fino a 20 giorni di carcere

  • 18 gennaio 2017, 07:42
  • 8 giugno 2023, 03:08
Lee Jae-yong al suo arrivo alla sede della Corte speciale

Lee Jae-yong al suo arrivo alla sede della Corte speciale

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La Corte centrale distrettuale di Seul sta esaminando la richiesta d'arresto di Lee Jae-yong, vice presidente di Samsung Electronics ed ultima generazione della famiglia fondatrice, avanzata per corruzione e spergiuro dalla procura speciale che indaga sullo scandalo che ha travolto finora la presidente della Repubblica Park Geun-hye e la sua stretta confidente Choi Soon-sil.

Lee, hanno riferito i media sudcoreani, è giunto in tribunale mercoledì mattina senza rilasciare dichiarazioni o commenti.

Il mandato d'arresto prevede una detenzione di 20 giorni e, se approvato, sarebbe un durissimo colpo all'immagine e al business della più potente conglomerata industriale sudcoreana con conseguenze imprevedibili.

ATS/ANSA/Swing

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