La Corte centrale distrettuale di Seul sta esaminando la richiesta d'arresto di Lee Jae-yong, vice presidente di Samsung Electronics ed ultima generazione della famiglia fondatrice, avanzata per corruzione e spergiuro dalla procura speciale che indaga sullo scandalo che ha travolto finora la presidente della Repubblica Park Geun-hye e la sua stretta confidente Choi Soon-sil.
Lee, hanno riferito i media sudcoreani, è giunto in tribunale mercoledì mattina senza rilasciare dichiarazioni o commenti.
Il mandato d'arresto prevede una detenzione di 20 giorni e, se approvato, sarebbe un durissimo colpo all'immagine e al business della più potente conglomerata industriale sudcoreana con conseguenze imprevedibili.
ATS/ANSA/Swing