Lo Stato brasiliano di Espirito Santo (nel sudest), è in preda alla violenza da ormai sei giorni dopo che la polizia ha deciso di scioperare per rivendicare aumenti salariali. Il numero delle vittime di omicidio, da sabato scorso a oggi, è salito a 101, secondo il sindacato statale dei poliziotti civili.
Nonostante la presenza di soldati dell'esercito e della Forza nazionale, inviati dal governo federale, per le vie della capitale Vitoria si respira ancora un clima di tensione: negozi chiusi, strade deserte e autobus del trasporto pubblico di nuovo fermi per evitare incidenti. Proseguono anche saccheggi e sparatorie in diversi quartieri della città.
Il governatore in carica, Cesar Colnago, ha annunciato che chiederà ulteriori rinforzi a Brasilia, mentre quello uscente, Paulo Hartung, ha definito "un ricatto" lo sciopero indetto dalle forze dell'ordine.
ATS/M. Ang.