L’Unione europea presenterà oggi, venerdì, i punti principali del suo piano di negoziazione per la Brexit. E a due giorni dall’avvio della procedura per l’uscita del Regno Unito le prime tensioni iniziano a farsi sentire.
Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, illustrerà il piano alla Valletta e il documento dovrà poi essere adottato dai 27 paesi membri a Bruxelles il prossimo 29 aprile.
Un nodo centrale della questione riguarda le tempistiche: se Londra vorrebbe infatti correre e negoziare parallelamente l’uscita dall’UE e le nuove future relazioni commerciali, l’orientamento di Tusk dovrebbe escludere un accordo sui nuovi rapporti fintanto che il divorzio non sarà definitivo (marzo 2019), anche se non sono escluse discussioni preliminari.
Anche la sicurezza fa e farà discutere, considerato che la premier inglese Theresa May sembrerebbe intenzionata a utilizzare la cooperazione in questo ambito come arma negoziale. Un aspetto che non piace a Bruxelles, che da parte sua insiste invece sul pagamento senza sconti degli impegni britannici verso l’Unione, una fattura stimata tra i 55 e i 60 miliardi. Un importo che Londra però non considera corretto.
ATS/dielle