"Negozieremo in modo fermo, aperto, onesto, saremo disponibili ad ascoltare le ragioni dell'altra parte, ma non saremo ingenui". A dirlo è il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in un colloquio con il quotidiano italiano Corriere della Sera, all'indomani della consegna, da parte del Regno Unito all'UE, della lettera di notifica dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona, firmata dalla premier Theresa May, che segna l'inizio dell'iter formale del "divorzio" di Londra da Bruxelles.
"Ora la palla è nel nostro campo", osserva Juncker. "Renderemo nota una risposta entro fine aprile di concerto con il Consiglio, ma fino ad allora cercherò di dire il meno possibile". Il presidente della Commissione europea ammette di temere che la trattativa possa spalancare nuovi fronti di divisione all'interno della UE. In merito alle aperture di Theresa May sulle possibili intese post Brexit in tema di sicurezza e commercio, "le due cose dovranno essere prese in considerazione insieme", chiosa.
ATS/M. Ang.