Grecia e Turchia, entrambi membri della Nato, hanno concordato di stabilire una linea diretta per evitare rischi di incidenti e per contribuire a risolvere le controversie tra i due paesi. Lo ha reso noto l'Alleanza atlantica.
L'accordo, raggiunto a livello di funzionari militari, è "progettato per ridurre il rischio di incidenti nel Mediterraneo orientale" e "può aiutare a creare lo spazio per gli sforzi diplomatici per affrontare la controversia tra i due paesi", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
L'annuncio dell'intesa giunge in coincidenza con il Consiglio europeo che dovrà affrontare anche la crisi nell'area e discutere di eventuali sanzioni contro la Turchia.
A Bruxelles è infatti iniziato un vertice straordinario convocato dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Tra i temi più salienti le questioni di politica estera a partire appunto dalle tensioni nel Mediterraneo orientale e dalle relazioni tra l'Unione europea e la Turchia, oltre a Bielorussia, Nagorno-Karabakh e i rapporti con la Cina e la Libia.
Per quanto riguarda le sanzioni verso la Bielorussia di Lukashenko, l''Unione Europea è in linea di massima favorevole all'adozione di sanzioni verso la Bielorussia, già adottate dal Regno Unito e dal Canada.
Tuttavia, si è giunti ad una impasse poiché Cipro si è opposto, non tanto perché contrario, ma perché richiede sanzioni anche verso la Turchia, la quale sta scavando nel Mar Mediterraneo vicino alle coste dell'isola in cerca di giacimenti di metano.