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Bufera su Israele, impedite le riprese anche ad Associated Press

Il leader dell’opposizione, Yair Lapid: “Atto di follia la confisca dell’equipaggiamento all’AP, la più grande agenzia di notizie del mondo... un media USA che ha vinto 53 premi Pulitzer” - La Casa Bianca: “Preoccupante”

  • 21 maggio, 21:09
  • 22 maggio, 06:55
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Palestinesi, tra cui alcuni giornalisti, trasportano i corpi di due reporter palestinesi, Mohammed Soboh e Said al-Tawil, uccisi da un raid israeliano su Gaza (10 ottobre 2023)

Di: ATS/RSI Info 

Funzionari israeliani hanno sequestrato una telecamera e un’attrezzatura di trasmissione appartenente all’Associated Press nel sud di Israele, vicino al confine con Gaza, di fatto impedendo la diretta video dell’agenzia statunitense. Lo riferisce la stassa Ap, ripresa dal Guardian. “L’Associated Press denuncia nei termini più forti le azioni del governo israeliano volte a chiudere il nostro feed live di lunga data che mostra una vista su Gaza e il sequestro di apparecchiature AP”, ha affermato Lauren Easton, vicepresidente delle comunicazioni aziendali presso l’organizzazione giornalistica. Il sequestro - afferma AP - non è stato basato sul contenuto del feed ma piuttosto sull’uso abusivo da parte del governo israeliano della nuova legge sulle emittenti straniere. Esortiamo le autorità israeliane a restituire le nostre attrezzature e a consentirci di ripristinare immediatamente il nostro feed live in modo da poter continuare a fornire questo importante giornalismo visivo a migliaia di media in tutto il mondo”.

Funzionari del ministero delle comunicazioni israeliano sono arrivati sul posto, nella città meridionale di Sderot, martedì pomeriggio e hanno sequestrato l’attrezzatura. Hanno consegnato all’Associated Press un pezzo di carta, firmato dal ministro delle comunicazioni Shlomo Karhi, sostenendo che stava violando la nuova legge sulle emittenti straniere del Paese.

Dal canto suo, il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha definito “un atto di follia la confisca dell’equipaggiamento dell’AP, la più grande agenzia di notizie del mondo”. “Non è Al Jazeera, ma un media USA che ha vinto 53 premi Pulitzer”, ha spiegato. “Questo governo - ha denunciato - si comporta come se avesse deciso di garantire ad ogni costo l’ostracismo di Israele in tutto il mondo. Sono impazziti”.

Anche la Casa Bianca ritiene “preoccupante” che Israele abbia chiuso la diretta video dell’agenzia AP su Gaza “E’ ovviamente preoccupante... esamineremo la questione”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. “Stiamo saldi nella nostra convinzione che i giornalisti abbiano la capacità e il diritto di fare il loro lavoro”, ha aggiunto.

Dal canto suo, l’ONU ritiene “scioccante” che Israele abbia interrotto il video in diretta su Gaza dell’agenzia AP, riferisce il portavoce delle Nazioni Unite.

Anche Reporters sans frontières (RSF) ha definito “censura oltraggiosa” la decisione delle autorità israeliane di sospendere la diretta dell’agenzia di stampa statunitense Associated Press, che stava trasmettendo dalla Striscia di Gaza. La ONG che promuove la libertà di infomazione, condanna “il sequestro della telecamera di un’agenzia di stampa e l’interruzione di una trasmissione in diretta che mostrava una vista di Gaza, con il pretesto che queste immagini sono fornite” ad Al-Jazeera, il canale televisivo del Qatar che Israele ha bandito il 5 maggio. E’ quanto scrive RSF in un post sul social X.

Nella serata di martedì, dopo lo sdegno anche internazionale, Israele ha annunciato la revoca della sua decisione sull’agenzia americana AP. Poco prima la Casa Bianca aveva chiesto allo Stato ebraico di riattivare la diretta video dell’agenzia su Gaza.

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